sabato 20 giugno 2015

Privet!


La vicenda greca lascia perplessi; a parte domandarsi chi ebbe a suo tempo l'insana idea di farli entrare nella comunità (vero Prodi?) risulta oggi che a fronte di un debito da 330 miliardi e non avendone neppure uno da restituire, il problema maggiore sarà principalmente per chi quei soldi li dovrebbe ricevere, cioè noi che siamo uno dei paesi maggiormente indebitati con la Grecia.

Ed inoltre: si può quasi strozzare un intero popolo in nome di regole e regolamenti di finanza smodatamente di stampo capitalistico puro, per arricchire pochi e tenere in catene molti? 
Si può pretendere strette di cinghie e sacrifici inauditi ad anziani, donne e bambini per una situazione degenerata anzi, lasciata degenerare da chi avendo il borsellino gonfio pretende di intromettersi nei cazzi che non sono suoi ma della nazione sovrana? 


Quello che frenerà sicuramente l'avidità di banchieri e politici infimi europei è solo ed un sol motivo: l'avvicinamento della Grecia a Putin, che non vede l'ora di intervenire, anzi lo ha già fatto con i due miliardi dati per il gasdotto, e potersi piazzare a pochi chilometri da quelli che, con una manovra scellerata, hanno permesso di sanzionarlo bloccando centinaia di miliardi di affari con Mosca, per far piacere ad Obama con il prossimo trattato che libererà tutti i commerci tra noi e la casa madre Usa. 
Privet!

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