lunedì 15 giugno 2015

Polvere di stelle


Ci arrampichiamo sugli specchi per tutta la vita, facendo finta, a volte riuscendoci, di essere padroni dell'Universo. 
Fingiamo di non sentire, di non conoscere o, spesso, non conosciamo da dove veniamo, dove siamo collocati e soprattutto di cosa siam fatti. 
Guardando programmi scientifici ci si accorge che l'ansia, lo stress e le nostre conquiste sono più effimere dello sterco di un normalissimo volatile lanciato nel placido mare.
Quattordici miliardi di anni fa la scatola di questo immenso gioco chiamato Universo fu aperta. 
Big Bang lo chiamiamo. 
Un miliardesimo di secondo dopo l'esplosione di sono creati lo spazio ed il tempo. 

Lo spazio ed il tempo. 

Basterebbe questa frase per toglierci da dosso la polvere di questa umanità sguaiata e ammalata di protagonismo.
Ci pensate? Lo spazio ed il tempo. 
Prima che c'era? 
L'astrofisico ospite a SuperQuark ammette che il prima nessuno lo può immaginare né lo immaginerà nel futuro.
Cinque miliardi di anni fa la Terra, la nostra Terra ha cominciato la sua storia, con gli atomi che in seguito avrebbero composto anche noi. 
Una pioggia di comete per migliaia di anni ha portato la Vita sul pianeta, successivamente l'evoluzione ci ha plasmati. 
Per chi crede, il Bignami di quanto sopra si riassume in tre parole: Dio. 

Ancora: siamo fatti per il 90% e passa di vuoto, la distanza di ogni elettrone dal proprio nucleo se ingrandita a dismisura potrebbe essere immaginata come un chicco di sale al centro della Basilica di San Pietro, il nucleo, e gli elettroni che viaggiano ad una distanza simile all'altezza del Cupolone. 
Conosciamo il 4% della composizione dell'Universo, non come galassie da esplorare ma come massa. Il 26% è materia oscura. Il restante 70% è energia oscura. 
Praticamente non conosciamo una mazza e forse non potremmo arrivare mai ad una chiara comprensione del tutto. 

Eppure, in un'insignificante periferia di un'insignificante galassia, di una minuscola porzione di Cielo, c'è qualcuno che riesce a disarmonizzare la perfezione della Natura, inoculando malvagità, efferatezze, scempi arrecanti oltraggio alla splendida sinfonia celeste. 




Siamo noi, umani abbagliati da invidie, soprusi, rivalse, ripicche. 
Scendiamo più giù nel nostro piccolo: costruiti nel vuoto e fatti di vuoto, usiamo la polvere di stelle che ci costituisce per scacciare altri "superbi contenitori di atomi" a noi simili in tutto, in nome del possesso, della diversità, che non esiste in natura, per ideologie che non sono consone ed accostabili alle leggi naturali.
Immaginando il tutto come un'enorme orchestra universale, noi siamo il piccolissimo piffero che suona stonato, fuori tempo, senza spartito, che alla lunga verrà prima o poi espulso dal gruppo, per mano del Magnifico Direttore!
Sing!    

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