giovedì 14 maggio 2015

Angolo Rossonero


Partendo dal presupposto che la diceria "in fondo tifo per tutte le italiane" sia una profonda cazzata, come credo in altre parti del globo dove il calcio è vissuto egualmente come appartenenza e che nella vita di coloro a cui piace veder prendere a pedate un pallone i totem inamovibili e mai traditi siano la squadra del cuore e l'amplesso degustativo con il vino o l'antitetica astemia, la vittoria di ieri della Juventus ha riaperto baratri che credevo oramai sanati, e nel particolare:

1. Avevamo in mano Tevez, che stava firmando. Poi la figliola presidenziale ha convinto Papi ad annullare la trattativa per tenersi Pato a quell'epoca nel cuore della vorace ragazza

2. Abbiamo dato il benservito ad Allegri senza prendere in considerazione il fatto che lo stesso livornese allenava un coacervo di cessi vacanzieri, camuffati in giocatori.

3. Pirlo. Lo davano per finito, svuotato. Invece ha rivinto 4 scudetti ed è in finale. 

Ora, a parte le gufate e le speranze negli spagnoli il pensiero corre ad una domanda, sgorgante dal cuore: perché l'attuale dirigenza tecnica, amministrativa, dirigenziale e di discendenza del Milan non si toglie o ancora meglio, non viene tolta definitivamente dai coglioni?

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