700 morti.
Persone che scappano dalle loro terre, disperate per
cercare vita da schiavi, sempre migliore però di quelle vissute nelle loro
patrie.
Ma l'ideologia razzista, incuneatasi nella nostra
civiltà, scansa le enormi responsabilità umanitarie, sociali, di convivenza sul
pianeta.
Strilloni senza dignità alla Salvini, idioti da
necrologi alla Renzi (dobbiamo fare qualcosa) rendono l'aria irrespirabile. Non
contiamo nulla in Europa. Siamo alunni impegnati a fare i compitini che Angela ci
ordina di fare.
Il trattato di Dublino, firmato anche dalla Lega ai tempi del
Puttaniere, va stracciato, come la Legge razzista Bossi-Fini, firmata con il
silenzio della Chiesa di allora, puttanesca anch'essa.
Se contassimo qualcosa,
andremmo a Bruxelles ad urlare che noi siamo la porta della disperazione, che i
tromboni impegnati in tassi e delibere si devono svegliare, perché occorre una
politica seria, umanitaria, di accoglienza che coinvolga tutti i paesi europei,
compresi i freddi paesi tutti biondi impegnati ad emarginare i problemi di
un'unione soltanto sulla carta.
Noi dal canto nostro dovremmo rivederci i
documentari Luce sugli sbarchi degli avi in "Ameriga" quando nessuno
dei nostri concittadini veniva lasciato morire assiderato difronte alla Statua
della Libertà.
Ed imparare a come si vive su un pianeta, solidalmente.
Mi
attendo infine una giornata di memoria per quest'ecatombe, indetta dalla Beata
Boldrini de' Noaltri.
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