Ehi, dove sei?
Ti cerco con ansia, ma inutilmente. Ardo riascoltare
le tue cazzate incomparabili, le bugie, lo stravolgimento della verità.
Che fine hai fatto?
Ridevo come con i fratelli Marx, Hardy&Laurel,
Totò, quando ti gustavo con la tua imperturbabile faccia scafata ed erosa,
tipica dei marinai, dalle panzane che ti obbligavano a dire.
Mi dicono che gli amici, pochi in verità, ti abbiamo
allestito una finta sala per rilasciare dichiarazioni, che poi tu riguardi con
commozione, memore dei giorni in cui chi ti pagava e trombava a più non posso
anche con minorenni, confidava nella tua alterazione dei fatti per aver scudo.
Che
fai in queste lunghe giornate da fine Impero?
Come passi il tempo?
Pensi al
futuro?
Dirai: se anche Bondi ce l'ha fatta a riciclarsi, perché non lo potrei
fare anch'io?
Bondi è poeta. Lugubre cantore di gesta inenarrabili.
E tu?
Tu
non sai a che santo votarti, vero?
Dai! Prova il cinema! Avrai successo!
Già
ti vedo assieme a Banfi in un remake delle Comiche!
Dai!
Lanciati, prima che
sia troppo tardi!
Guarda che lì sta crollando tutto!
Ahaahahhha!
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