mercoledì 11 marzo 2015

Lettera genuflessa


Chiedo scusa a Vossignoria, Dott. Silvio Berlusconi, per quanto in tutti questi anni dettole con strali calunniosi verso la sua persona, or che la Cassazione ha decretato la sua innocenza nella vicenda comunemente chiamata "Ruby".

Lei quindi non ha mai saputo che la ragazza fosse minorenne, anche se la giovinetta frequentò per tredici volte la sua augusta magione. Neppure i 4,5 milioni di euro prelevati dal suo encomiabile conto e depositati nelle tasche della presunta parente di Mubarak e di altre simpatiche colleghe sono valsi a suggellare la tesi dell'accusa. 
Questo vuol dire molto per un tipo qualunque quale sono: apre pertugi inesplorati circa il sentimento comune, afflato di civiltà, che comunemente chiamiamo senso di Giustizia.

Ella, esimio Dottore, risulta agli occhi miei, già impastati di senilità, come un perseguitato, un eroico ignavo che ad onor del vero pare essere stato combattuto nelle aule processuali per via dell'indole caratteristica della sua Persona, di occuparsi degli altri.

Questa sentenza m'induce anche a chieder venia al suo amico di partito ed ora baldo e vivace avvocato, Messer Paniz, oggetto anch'Egli di vivaci sfottò da parte mia, che quel giorno alla Camera asserì ciò che parea esser inconcepibile, ossia che Ella fosse convinto che la Signorina Ruby avesse parentela con l'allora Presidente egiziano Mubarak.

Chiedo venia di tutto e credendo fortemente nella bontà delle sentenze sono pronto sin d'ora, tra un mea culpa e l'altro, ad invertir la rotta, lodandola per la sua bontà, per la sua tenacia, per la sua sapienza. 

Domandarsi quanto sia importante essere ricchi per potersi egregiamente difendersi, assoldando tipi sinistri quale parrebbe essere l'Avvocato Ghedini o fieri assertori della Verità come appare l'Avvocato Coppi è pura dietrologia. 
Insinuare dubbi sullo stravolgimento del corso degli eventi, sul rischio acclarato che il legale, illuminato da studio arcinoto pullulante di adepti, dalla padronanza di sagacia in codicilli, articoli, sentenze precedenti, forzatura di codici, suggerimenti di leggi che approvate da maggioranze amiche e stipendiate tendono ad appropriarsi del Vero, che si dice oramai appannaggio di pochi, puro formalismo sterile ed inefficace. 

Ora la saluto con affetto, scusandomi nuovamente per quanto sopra, certo di un suo pronto riscatto e ritorno in ribalta politica. Abbiamo tanto bisogno dei suoi insegnamenti, Dottore! Non vediamo l'ora di poterla ammirare nei futuri comizi, adorato dalle tante amabili persone che circondandola d'affetto, segnano il luminoso cammino della nostra nazione, tra cui piace rammentare la Signora Deputata Garnero, vulgo Santanchè, il baluardo indefesso Brunetta, anch'egli tante volte ignominiosamente da me attaccato, il faro della Speranza Gasparri e via via tutti gli altri. 
Quale incanto sarà riascoltare le storie famose da Lei narrate con tanto trasporto: la spesa con la sua Santa Madre al mercato dopo la ricerca del miglior prezzo, il prete che narra le atrocità del Comunismo, per lei Cumunismo, la barza sulla mela al sapore di culo! 

Ritorni presto Dottore!

L'Italia ha sempre tanto bisogno dei suoi insegnamenti!
In lacrime, indeciso se tuffarmi o meno in un video con dieci milf per lenire il dolore, la saluto più deluso di uno a cui abbiano appena comunicato che la cisterna dentro la quale è caduto non è piena di Nutella.
Sob!

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