martedì 10 febbraio 2015

Spiazzanti


A leggere certe cifre si potrebbe cadere nel qualunquismo. Ma la testa del regno è significativa per come il resto del corpo s'avvantaggi sempre più nei confronti del ceto medio e basso.

Dunque: 
Mattarella si è insediato dentro al Palazzo del Quirinale di 110.500 metri quadri.
1200 stanze, corridoi e disimpegni, 20 volte più grande della Casa Bianca, dispone di una dote annuale di 224 milioni di euro. 
Attualmente i dipendenti sono 1635, di cui 725 militari.
Alcune spese per la gestione della reggia di stato:
Riscaldamento: 728.000 euro
Acqua: 420.000 euro
Luce: 1.730.000 euro
Telefono: 170.000 euro
Canone TV: 15.000 euro

Alle funzioni dell'Istituzione sono destinati 42.200.000 di euro.

Ai servizi generali: 42.800.000 euro

Alla Dotazione immobiliare e valorizzazione del patrimonio: 33.900.000 euro

Alla Sicurezza: 13.900.000 euro

All'Amministrazione: 11.900.000 euro

Alla pensione del personale: 92.100.000 euro

(Fonte Il Fatto Quotidiano)

Ora per evitare discorsi qualunquistici resta chiaro che la dignità di un popolo si ottiene anche riservando onori e pregi alla propria classe politica. Il Presidente della Repubblica è garante della Costituzione ed è giusto che abbia in appannaggio quote di bene pubblico per evidenziarne la sua centralità democratica. 
Quello che colpisce è l'abuso di stipendi e pensioni fuori controllo, indecenti, con cifre a doppio zero che premiano brontosauri intoccabili nascosti dietro a timbri e bolli, tra ceralacche e lacchè, in un mondo lontanissimo dalla nostra realtà.
Vige nel Quirinale come in ogni centro di potere la filosofia romana dell'amico dell'amico dell'amico del cugino, utile in questo tempo di dispersione dei valori costituzionali. 
Siamo vicini alla catastrofe, sfioriamo la Grecia e non possiamo fermare questo treno immondo che trasporta privilegiati verso località amene, iperspaziali. Agi, comfort, ruberie, loschi traffici sotterranei, impunità fiscale, frodi, lobbies. Questo è il problema, senza apparente soluzione. 
Vengono arrestati assessori comunali, regionali a badilate. Si scoprono 7000 connazionali che hanno portato soldi in Svizzera (la cara Svizzera, immondezzaio europeo a cui dichiarerei volentieri guerra). 
Assistiamo alle corse scilipote di deputati e senatori, preoccupati unicamente di conservare il posto, variando partito, creando gruppi minuscoli senza idee, senza mete, senza decoro. 

Parta dal Quirinale dell'integerrimo Mattarella la svolta tanto agognata, per spazzare vergogna e ludibrio dalle tante menti libere e pulite che ancora vivono in questo Paese, che a volte avvertono nettamente la sensazione di fare una gigantesca figura da coglioni nei confronti degli amici degli amici.

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