martedì 6 gennaio 2015

Tra sogno e realtà


Mentre inopinatamente, avendo manifestato piacere per il crollo del prezzo del petrolio sceso sotto i 50 dollari al barile, sono stato redarguito da quella alta schiera di grandi uomini che si occupano di finanza ed economia, i quali consegnandomi il giusto cilicio per espletare la sacrosanta punizione mi hanno bollato come incompetente e scellerato perché a detta loro il petrolio deve costare attorno ai 60 dollari ed i sogni di risparmiare qualcosa nei futuri pieni di carburante sono indice di inqualificata e subdola ignoranza in materia e questa forma di potentato deve girare così per permettere a pochi di giocare con soldi di altri al fine di arricchire sempre più una minoranza, affossando la grande schiera di babbani come me che sperano in un mondo più equilibrato, mentre succedeva tutto ciò ne ho combinata un'altra delle mie: ho mostrato apprezzamento per Alexis Tsipras e le sue idee di giustizia ellenica! Non l'avessi mai fatto! Schiere di europeisti convinti, più dal borsellino che dalle idee dei padri fondatori europei alla Altiero Spinelli, mi hanno sbeffeggiato accusandomi di ristrettezza mentale in quanto la cura imposta al popolo greco tra licenziamenti, indice di povertà da Guiness e ricchi sempre più ricchi, potrà dare frutti visibili solo tra dieci, vent'anni ed io oramai 54enne ho tentato di portar loro la tesi che ai greci come me non gliene frega un cazzo se nel 2034 le cose miglioreranno visto che certe notizie nelle case di riposo non filtreranno, tra pappagalli e pastiglie per dormir meglio e che la cura da cavallo imposta da Bruxelles è un insulto al fatto che tutti i cittadini sono uguali e debbano godere degli stessi diritti e constatato nuovamente di pensare ai grandi temi in modo e maniera imbelle, ho ricevuto da questi soloni la giusta punizione sotto forma di scudisciate che mi hanno portato a riflettere su come il sentirsi parte della grande famiglia europea, quella che spende duecento milioni di euro l'anno per traslocare una volta al mese a Strasburgo allo scopo di fingere riunioni plenarie anche lì, per poi ritornare nuovamente a Bruxelles, sia basilare per uno come me.
Non contento ho compiuto l'ultimo misfatto che mi è costato il recapito di un video con una poesia a memoria della Boschi molto dispregiativa nei miei confronti visto che mi tacciava di avere addirittura idee di sinistra!
Ho esternato un dubbio in merito alle prossime elezioni regionali di maggio: in Liguria ad esempio non ho ancora scoperto chi sia il candidato dell'opposizione, ossia chi tenti di contrastare il Regno del Cemento in carica da oltre dieci anni. Ho chiesto come mai pare sia già stato fatto un accordo tra la lista della novità Paita, omonima di colei che è assessore uscente nella compagine attuale di Bitumiera-Burlando, e personaggi apparentemente strani come tal Alessio Saso ex Alleanza Nazionale, ex componente il coordinamento provinciale e regionale del PDL ed attualmente consigliere regionale di NCD, il partito di Alfano quello che ti da sempre una mano o come quella di Eugenio Minasso autentica star imperiese di AN poi passato al PDL di cui è stato anche deputato. Mi è stato risposto che questa è la nuova forma di politica, un gigantesco inciucio voluto da quel novantenne in politica dal 1953 che finalmente tra non molto si farà da parte e che io non mi devo preoccupare di alleanza, opposizioni, codicilli, Costituzione e idee liberali. 
Insultato, oltraggiato, schernito mi sono avviato verso casa convinto di aver pensato male, essendo lontanissimo dalle vere idee di questa società moderna che dice voler bene a tutti noi. All'improvviso nell'oscurità ho incontrato una ragazza, dismessa, piangente e sfiorita. Camminava con passo incerto, incredula e sbigottita. L'ho fissata a lungo mentre si allontanava sempre più, notandole anche la coroncina arrugginita che aveva sui capelli mal curati: vi era scritto democrazia...o qualcosa di simile.

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