I sospiri che arrivavano dalla stanza di Stefania facevano
pensare a Vasco Rossi e alla sua Alba Chiara.
Ma non era per quello che la giovane ansimava: doveva
entrare nei jeans.
E più ci provava e più non ci riusciva.
A nulla valsero le tecniche imparate nei corsi degli anni ,
pochi ancora per aiutarla. Pianse amaramente capendo il motivo del diniego ad
indossarli: non era un errore di lavaggio, tutto dipendeva dal compleanno della
nonna dove Stefania si era lasciata andare ed aveva assaggiato le prelibatezze
della settantenne, famosa per i dolci in tutto il vicinato.
Erano lacrime tra le più tristi quelle che sgorgavano dai
canali siti nei splendidi occhi di Stefania: paura, ribrezzo per la sua
condizione, tristezza mista a rabbia, orizzonti cosparsi di mozzarelle, carote,
acqua, verdura lessa, mele e sparizioni di zuccheri ed affini.
Triste e smarrita mise la faccia sul cuscino, bagnandolo.
Avvertì un bagliore, ma non vi dette peso. Nel silenzio si accorse aprendo gli
occhi umidi di una luce, proveniente dal fondo della camera.
Si girò ed lanciò un urlo: "Chi sei?"
“Calma piccola, non urlare. Sono Diamond l’inviato dai cieli
per consolarti. Dimmi il tuo problema, anche se lo conosco già!”
“Che te lo dico a fare se lo sai già! Non vedi che non entro
nei pantaloni, che sono ingrassata, che non posso uscire assieme alle mie
amiche? Vai via! Se no chiamo mia madre!”.
“Calma Stefania! Non ti farò del male! Se vuoi sparisco in
un attimo! Ma l’ufficio che mi ha inviato è molto sensibile ai casi come il
tuo. Si chiama UPSS ovvero Ufficio Pianti Senza Senso. Lo gestisce un
personaggio molto famoso, il cui nome non posso rivelare. Come capirai, in mezzo al dolore vero e tremendo che
avviluppa questo pianeta, vi è una tipologia che va azzerata, che va distrutta.
Ed è come il tuo: non esiste essere tristi quando manca un valido motivo. Non
si può piangere alla tua età per cose che non esistono, per dolori immotivati.
Ora il tempo che stai vivendo lo conosciamo perfettamente lassù: siete in mano
di orchi scellerati che vi inculcano delle regole artefatte, senza nessuna
ragione valida. Essi comandano i gusti e le aspettative di molti di voi. Essi
sanno che il potere in loro mani è enorme. La vogliamo chiamare Moda?
Benissimo, chiamiamola moda!
Come potete, cribbio, farvi comandare da questi scellerati?
Come potete farvi schiavizzare da persone insensibili che dettano regole
comportamentali scellerate, che vi impongono abiti che sarebbero stretti a
burattini?
Vi fate comandare, soffrite e quello che più ci da noia, non
vi gustate la vita!”
“Diamond guarda che se io mi mettessi qualcosa di più largo,
verrei presa in giro dalle mie amiche, passerei per una zoticona, per una che
predilige mangiare alla bellezza”
“Bellezza! Che parolona! Bellezza! Hai detto bene! Anteponi
al bellezza della vita, il gusto di gustarne appieno a questi regolamenti che
soffocano il piacere per compiacere gli interessi di quegli scellerati! Ma non
ti accorgi che è solo per questi comandamenti diabolici che questi mentecatti
vi riescono a tenere in riga, obbligandovi a spendere per strumenti di tortura,
di inquadramento psicologico?
Devi reagire a questi diktat!
Sei una persona stupenda, ami la vita. Perché rovinarla per
il piacere di pochi, che dall’esistenza non vogliono altro che il potere di
dirigervi come pupazzi? “
“Io tendo ad ingrassare. Sono di natura così. Devo
limitarmi, auto infliggermi delle negazioni. Vedo nel cibo un nemico.”
“Sono qui per questo. Non ti accorgi che in giro vi sono
delle donne o degli uomini che indossano l’ultimo grido in fatto di
abbigliamento, con un corpo che non può indossarlo? Girano questi poveretti con
pantaloni stretti pur avendo un culo ed un ventre irrestringibile. Credono di
essere belli, in realtà fanno tenerezza e a volte provocano risa.
Ma non è il tuo caso. Tu sei giovane e potresti vestire
meglio, secondo il gusto personale. Già il gusto! Non entri in taglie che
dovrebbero essere per bambini? E chissenefrega! Alza la taglia! Prendi la
successiva! E mangia! Assapora la bellezza del cibo! Non lo vedere soltanto
come veicolo per non morire! Assapora l’arte del mangiare che è una delle cose
che ci differenziano dagli animali. Esci con gli amici, vai a mangiare,
ironizza sulla taglia, ridi di gusto del fatto che hai buttato via le
striminzite idiozie che i marescialli vorrebbero importi.
Ti viene la pancetta? E allora? Ti scherniscono? Bene, parla
loro dell’accostamento dei vini alle pietanze! Ti isolano? Narra loro la
bellezza della torte ai mirtilli di tua nonna. Di come chiudendo gli occhi,
assaggiandola, ti è parso di entrare in un castello dorato. Spiega loro le voci
celesti che ascolti ogni qualvolta sei a tavola con un agnello da mangiare.
Certo! E’ chiaro che a una cena succulenta, dovrà poi necessariamente seguire
footing e palestra! Chiaro! Ma senza ossessiva paura, senza cospargersi il capo
di cenere. Mangiare bene è libertà! E’ vita! E’ allegria! E’ umanità!”
“Continua che mi fa piacere ascoltarti!”
“Quello che dovevo dirti, l’ho detto. Tu resti al timone
della tua vita. Le sofferenze senza senso, i dolori per nulla, le ristrettezze
imposte, sono un insulto al gusto del vivere.
Stefania! Hai una vita da assaporare, dei meravigliosi
tesori da scoprire! Non disperdere quello che è per te! Non dilapidarlo! Non
tornerà più! Essere a tavola con la famiglia è uno dei momenti più belli della
vita! Ridere, scherzare con i tuoi è un binario che porta alla realizzazione di
te stessa.
Tanti purtroppo non ne possono godere, per varie ragioni.
Hanno la solitudine compagna di viaggio. Altri sono ammalati, soffrono per
destino e vorrebbero essere al posto tuo. Non rattristarli ulteriormente
evitando di gioire, privandoti di tutto per far piacere ai maghi maligni e neri
della moda!
Godi della tua gioventù!
Non rattristarci!”
“Si! Lo farò! Al diavolo questi pantaloni di merda! Viva la
vita”.
“Ciao Stefania! Ora vado! Questa sera all’UPSS sarà grande
festa! E buon appetito!”
POOF!
“Diamond! Diamond! Sarà stato un sogno? Forse. Ma adesso
chiamo mia nonna. Vado da lei! E mi sparo una crostata da paura! E questi
attrezzi punitivi? Gli ho anche pagati 200 euro! Che sciocca!”
Sarebbe bello che questa fosse realtà, vero?
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