sabato 29 novembre 2014

Presagi nefasti


Se c'è uno spettro che s'aggira per la penisola non è tanto quello che un povero psicopatico anziano abbia dichiarato davanti a pochi diversamente italici, anche se solo il fatto che abbia prospettato di voler tornare in politica è di per sé sconvolgente dopo un ventennio di spolpamento, di malefici, di bugie, di ricatti, di delitti legislativi perpetrati per tornaconto e reso possibile grazie ad un imbelle egocentrico e sbruffone che coinvolgendolo in progetti costituzionali, gli ha permesso una riabilitazione impensabile neppure in Corea del Nord.
No, lo spettro è ben più infausto e si ricava dalle parole pronunciate testé dall'ometto pregiudicato, ancora in grado di nuocere alle giovani generazioni. È un nome che l'anziano mitomane proporrebbe per la carica più importante del nostro paese allo stremo, che finalmente pare essere lasciata libera da un novantenne da sessant'anni in politica, autore principale dell'anomala situazione odierna, senza capo né coda, senza vinti, senza protezione democratica di vera e sana opposizione. 
Un nome raggelante che dovrebbe indurre i puri di cuore ad organizzar fin d'ora novene, messe contro, malocchi per scongiurarne l'infausta realizzazione: quel nome ha attraversato i miasmi del craxismo, per sfociare in qualcosa di anomalo, d'insano adeguamento ideologico a qualsiasi pensiero, soluzione, necessità in virtù di una voglia estrema del soggetto a possedere senza ritegno potere e denari in quantità smisurata recitando parti molteplici, fingendo arguzia ed ingannando molti.
Non sarà... si, e proprio lui! Il Topastro pluri pensionato ed attualmente avvolto d'ermellino in corte costituzionale! 
Giuliano Amato per mano di un delinquente diviene oggi il candidato principe nella corsa quirinalizia. 
Un disastro, una sciagura, un addio a sogni di pulizia e rinnovamento.
Un motivo per abbandonare ogni pensiero, ogni interesse sociale.
In pratica, la soluzione finale per una già debolissima ed insana democrazia qual è la nostra!  
Orate pro nobis!

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