Angustiati dalle vicende tristi ed al contempo tragicomiche
dell'italico Paese, restiamo basiti e luccicanti negli occhi, nel leggere la
storia su Repubblica di oggi, di Gaetano Digregorio, di professione
meccanico, che a Santeramo ha lasciato il lavoro per stazionare ogni mattina
davanti alla scuole dove sua figlia Claudia frequenta le lezioni, pur essendo
stata colpita da una rarissima malattia degenerativa che, dopo una crisi
respiratoria, l'ha costretta sulla carrozzina ed a respirare con una valvola
tracheotomia.
Il padre Gaetano ci illumina dicendo:
"Si, passo tutta
la mattinata in questa macchina. Ho lasciato il lavoro. Mi chiedono: come
faccio? Perché lo faccio? Ci ho pensato. E ho trovato una risposta soltanto:
non c'è nessun altro posto al mondo in cui dovrei stare, se non qui."
Grazie Gaetano per donarci la grazia dell'essenza dell'Amore, che riallinea le nostre aspettative, i nostri malumori, le nostre
incertezze invitandoci a concentrare lo sguardo all'essenziale, unica via per svilire e
triturare le innumerevoli cazzate che distolgono il cuore e la mente di ognuno, in questo strano ed oramai assopito Paese.
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