Mogio come dopo un dialogo con il Ministro Madia, ieri
sera sono entrato in ascensore con il groppo in gola.
Mi sento responsabile di questo regresso, di questo
scivolio verso baratri sconosciuti. Sono correo di questa frenata, di questo
impasse, di questo impensabile stop alla nostra economia!
Non ho consumato a dovere, secondo i sacri parametri
conservati a Berlino in camera di Herr Angela, pare sul comodino accanto alle
sue letture preferite, una su tutte "Italianen accattonen" di
W.B.J.K. Wurstel.
Si, lo confermo, non ho comprato un altro televisore,
non sono andato in vacanza in qualche suite, non tanto per mancanza di fondi
quanto per il rischio di incontrarvici Tronchetti Provera o El Kann. Non ho
acquistato un nuovo cell, un pc, una stampante, delle scarpe, delle magliette
alla moda, dei pantaloni.
Niente di tutto questo!
Sob!
Ho fermato il PIL, l'ho fatto retrocedere, ho dismesso
i piani del Beato Renzi di Pontassieve e del suo sodale, il Gran Visir dei
Puttanieri Pregiudicati, tra l'altro domani a Cesano Boscone per scontare la
pena!
Sono un parassita, un attentatore al Sistema di Messer
Capitale, un profittatore insulso di occasioni che altri, saggi ed onesti,
lanciati nella nobile, sana e proficua corsa verso un consumismo sfrenato, mi
donano.
Chiuso nella mia stanza, triste e senza cena medito
sui miei misfatti, sulla mia ritrosia a raddoppiare i confort già in mio
possesso, a frequentare Spa o tatuatori, circoli velici o località mondane,
insomma a non collaborare in qualche maniera a riportare il PIL in progresso,
consumando oltre misura perché facente parte di questo nobile sistema, non da
me scelto, non da me voluto, non da me agognato, che sulle ali di un
capitalismo per pochi donerà al popolo, non più sovrano, anni splendidamente
vissuti da sudditi, seppur vacui ed inutili.
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