Trasmetto email che invierò questa mattina al Sindaco
Federici:
Gent.mo Sig. Sindaco,
l'aggiorno sullo stato di salute della famiglia murina
presente oramai in pianta stabile nella nostra città: ieri sera, rientrando a
casa verso le 23 ho notato davanti al portone nr 5 esemplari dei cosiddetti
topi di fogna, che stavano tranquillamente cenando, forse dopo aver visto anche
loro la squallida partita azzurra, nella spazzatura depositata davanti al mio
portone di piazza Caduti per la Libertà.
A me personalmente i topi provocano molto ribrezzo,
per cui ho difficoltà a rientrare alla sera in casa senza non emettere grida e
compiere dei balli tipici dei gitani rumeni durante il plenilunio.
Sto notando inoltre, come il pelo dei topi stia
migliorando in qualità, fatto dovuto alla grande disponibilità di cibo che
abbiamo provveduto a fornirgli con la raccolta differenziata.
Ho notato che alcuni di essi stavano mangiando la
carta, non raccolta nella giornata di giovedì come da programma ed ho avuto la
netta sensazione che al mio provocare rumore per scacciarli, essi si siano
guardati e abbiano finto di scappare per farmi stare in pace; questa sensazione
mi è stata confermata dallo sbuffare del più grosso, che andando sotto la
macchina mi ha guardato come per dirmi "dai! Sbrigati vai a casa e non
uscire più sino a domani!"
In conclusione le confermo che l'aggiornerò
costantemente sulla situazione dei cari animali, ricordandole anche di
considerare l'eventualità, che esiste nelle città evolute, di far partire una
campagna di derattizzazione e, nel caso in cui questa nobile arte non potesse
essere messa in pratica per difficoltà di bilancio, le propongo di prendere in
considerazione l'ipotesi di sparare magari qualche razzo in meno alla prossima
festa del mare, per eliminare qualche portatore di malattie con coda, in più!
Tra l'altro a proposito di fuochi ho deciso di munirmi
tutte le sere di un raudo che sparerò al momento di entrare nel portone come
arma per spaventare i satolli roditori!
La saluto, non con particolare entusiasmo.
M.Sciamanna
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