giovedì 10 aprile 2014

Si! E' il giorno!


Dopo un ventennale passato a raccontare fiabe, a modificare leggi atte ad evitargli Madama Giustizia, dopo lustri di palle sparate nei cieli italici, dopo misfatti, società off-shore, acquisti di magioni, sottoboschi, sotterfugi, sottane, mignotte, minorenni, bugie e falsità, servi acclamanti che lo sorreggevano nelle scorribande, magistratura reietta e portata al pubblico ludibrio, con tv di proprietà impegnate ossessivamente a sorreggerlo, a custodirlo dietro lauta mancia, con carta stampata quasi al completo a lui osannante, con riviste comiche spacciate per quotidiani, vedasi il Giornale e Libero, che con una frequenza vergognosa attaccavano i suoi nemici, pochi e di spessore, per rimpolpare il mito del dio arcoriano, oggi finalmente da una piccola maglia sfuggita alla pletora delle alterazioni legislative fatte dagli schiavi del suo volere, da un'errata mega-riduzione di pena, visto che tre anni della stessa sono stati condonati sempre grazie al suo fine intuito stravolgente la giustizia, da questo piccolo pertugio non sorvegliato ecco che oggi il più pericoloso e potente ometto della storia italica degli ultimi vent'anni, un coacervo di basse e spregiudicate illegittimità, si prepara a scontare una piccolissima pena, un rigurgito del sistema quasi preoccupato a scusarsi con chi ha condotto il paese nel baratro, con l'artefice delle malefatte che forse ci affonderanno definitivamente.

Quasi come l'apparizione della colomba post diluvio, oggi Madama Giustizia mette a segno un colpo formidabile, facente incrinare in tutti noi quella sensazione non scritta, impostaci dagli eventi, che la legge non fosse uguale per tutti.
Oggi qualcosa si muove, oggi un tiranno ingannatore riceve quello che si merita, anche se in minima parte.
Speriamo che sia la spallata definitiva per levarcelo di mezzo!
Anche se ne dubito.
  

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