mercoledì 16 aprile 2014

Lo devo dire


Come quando i miasmi provenienti da un luogo ti fanno scoprire la carcassa di un animale. 
Come un indizio seguito pervicacemente ti porta a capire una realtà celata ad arte. 
Lo devo dire.
Sospetto da tempo immemore che vi sia qualcosa dietro l'amicizia tra due personaggi agli antipodi, tra due squali egocentrici, narcisisti al limite della possibilità umana, tra due energumeni finanziariamente epulonici, personaggi tanto scomodi e volgari, tanto tristi e da evitare che saperli in combutta risulta essere palese e lampante come prevedere la reazione di Sgarbi alla frase "sei un critico d'arte dei miei coglioni!"
Ma tant'è! 
Il Condannato e lo Zar della Russia si definiscono amici fraterni. Si ospitano a vicenda, si amano e difendono pubblicamente, si ammirano a ripetizione. 
Mi sono sempre chiesto: perché ?
Si, lo so sono entrambi psicolabili, sono entrambi cultori della deificazione di sé stessi, si credono eterni e vivono per costruirsi la propria piramide per sfidare l'eternità: ci aveva provato il Nano al tempo del faraonico Ponte sullo Stretto che ci è costato milioni di euro di penali e sfottò mondiali tanto era una narcisistica ed inutile opera del non senso. 
L'altro, l'Aguzzino dei Ceceni si è fatto un'Olimpiade invernale in tal di Sochi in un luogo marino, con temperature variabili tra i 16 ed i 20° C, immagazzinando neve in depositi costosissimi, creando villaggi olimpici già da ora divenuti deserti della memoria, solo per il gusto di sfidare le regole naturali del clima, solo per dimostrare la sua potenza soprannaturale, in un paese ove vivono ricchi stratosferici e poveri immensi, e per il gusto di godere del suo potere in un paese ove vi sono zone immense costantemente sotto zero ed in grado di rispettare le condizioni naturali di un'Olimpiade invernale.


E allora lo dico! 



Che cosa? Che sotto sotto vi sia tra i due un qualcosa di anomalo, di impercettibilmente strano. Un accordo per spartirsi enormi e segreti flussi di denaro scaturenti dalla fornitura di gas, di giochi segreti su costi di materiale energetico per creare nero immane e accontentante l'avidità perenne, l'ingordigia psichiatrica dei due. 



Lo detto! 



E' un sospetto rinvigorito dalla continuità del potere in Eni dove il posto lasciato da Scaroni è preso dal suo delfino nel segno di una ferrea continuità. 

Gatta ci cova! 
La prova del nove? 
Gli incontri tra il Pregiudicato con il Grullo. 
Credo che al Puttaniere non freghi nulla della condizione del paese, della povertà incipiente, del debito che ci ha lasciato e che è pubblico ovvero di tutti noi, della disoccupazione, della difficoltà a vivere dignitosamente di molti, persino della sua condanna. 
A lui interessa il soldo. 
Solo il soldo ed il suo potere.
E sospetto quindi che la sua diabolica azione sia stata perpetrata esclusivamente in un'ottica di continuità nelle società a partecipazione pubblica che permettono di stringere accordi enormi con movimenti di stratosferiche quantità di denaro, facilmente addomesticabili per creare fondi segreti, distraendo risorse per ingordigie personali. Nessuna prova, solo sospetti.

Anche la presidenza dell'Eni data ad Emma Marcegaglia, rafforza questo pensiero, non tanto per la sua persona che reputo abbastanza corretta (lasciamo stare il fratello già condannato per mazzette ad Eni Power) quanto per gli amici, anzi per un Amico che incute e rinfocola dubbi massonici e non visibili ai più: Luigi Bisignani da sempre sulla segreta tolda del potere occulto, amico e figlioccio del Gobbo Mafioso finalmente passato a peggior vita. 
L'ho detto! 
Sospettare in fondo è sempre utile: ti permette di restare vigile a captare piccoli segnali lontani, impercettibili ad orecchio babbano, capaci però di portarti dentro spelonche infinite e molto oscure.

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