mercoledì 5 febbraio 2014

Memento


Cari fratelli e sorelle, questo tempo di Quaresima trovi la Chiesa intera disposta e sollecita nel testimoniare a quanti vivono nella miseria materiale, morale e spirituale il messaggio evangelico, che si riassume nell’annuncio dell’amore del Padre misericordioso, pronto ad abbracciare in Cristo ogni persona. Potremo farlo nella misura in cui saremo conformati a Cristo, che si è fatto povero e ci ha arricchiti con la sua povertà. La Quaresima è un tempo adatto per la spogliazione; e ci farà bene domandarci di quali cose possiamo privarci al fine di aiutare e arricchire altri con la nostra povertà. Non dimentichiamo che la vera povertà duole: non sarebbe valida una spogliazione senza questa dimensione penitenziale. Diffido dell’elemosina che non costa e che non duole.

(Dal Messaggio per la Quaresima 2014 di Papa Francesco)

Contrastano in maniera enorme queste parole con la vita di oggi, con la mia vita, soprattutto perché evidenziano che un'elemosina che non costi, non duole.
L'arricchimento nella povertà di Cristo! 
Mamma mia! Ossimori quasi incomprensibili, frasi che come spada penetrano nel cuore.

Francesco ci chiama a privarci di qualcosa che ci costa per arricchirci della povertà che rende liberi, felici, partecipi della vita del mondo. 
Confesso che quasi mi viene voglia di fischiettare sperando che non siano per me queste parole, questo invito alla spoliazione, quasi che trovandosi su un dirupo e avendo ricevuto l'invito a lanciarmi dalla persona di cui mi fido di più nella vita, mi sopraggiunga la ritrosia a rimanere fermo e con i piedi piantati nel terreno. 
Sono certo che spoliazione, annullamento di sè, condivisione con gli altri, donazione di quello che si ha di più caro, siano lanci nel vuoto ripaganti in gioia, in centralità di valori, in acquisizione di ruolo, in apertura della mente e del cuore alle vere gioie, in ridimensionamento interiore di totem condizionanti l'esistenza, in problemi esistenziali ridotti ad inezie. 
A parole sono certo di questo.
Manca ancora la realizzazione del lancio di me stesso, il ricordarsi di essere polvere, di essere nulla senza la Rotta del Povero incommensurabilmente Ricco.

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