Fa bene, non fa bene, rischia,
non rischia, lo inchiappetterà, non lo inchiappetterà?
Certo che quello di oggi è un
appuntamento storico e pericoloso: il Grullo Fiorentino accoglie in casa
piddina il Gran Confabulatore Ingannatore, il non plus ultra della
malversazione, il Gran Visir della Manigolderia, il Pregiudicato ed anche Gran
Puttaniere, il nostro ventennale problema, mai risolto.
Non è colpa del Grullo se viviamo in una democrazia
destabilizzata, diversamente liberale, soffocata da soprusi di ogni genere e
forma. Quello che non sarebbe mai potuto accadere in stati sani e garantisti,
da noi è successo ed è ancora in corsa.
Figlia di una connivenza e di un consociativismo subdolo
portato all’estremo, quasi su il ciglio del dirupo dittatoriale, il ventennio
del Nano ha caratterizzato la nostra società, deturpandola ed alzando nelle
nostre cervici il livello di sbigottimento, di contrarietà, di rivolta morale.
Chi si scandalizza più oramai se un politico viene preso con le mani nella
marmellata? Chi grida la propria disapprovazione davanti a stipendi elargiti a
bagasse, parenti, incompetenti, sciacalli, lecchini, galoppini, bugiardi? Chi
ostenta diniego di fronte ad accordi commerciali dietro pagamenti di tangenti, regalie
in ori od in case?
Abbiamo fatto il callo, quasi ci annoiamo ogniqualvolta
qualcuno ripropone il Totem nostrano posato sulla giusta strada costituzionale,
ossia il Padre di tutti i Conflitti di Interesse, quello che consente al Re dei
Maiali di possedere TV, giornali, case editrici?
Coadiuvato dalle sue Reti, il Tappo con il Tabacco Marcio in
Testa, ha rimbambito intere generazioni, ha stravolto gli ideali di giovani, ha
sopito l’innata esigenza di ognuno di noi di vivere in uno stato democratico,
libero e giusto.
L’opposizione in tutti questi anni si è fatta compagna di
strada del Malato Sessuale, si è addolcita nei suoi confronti, ha succhiato il
suo nettare, condiviso i piani maligni arcoriani, recitando quasi perfettamente
il ruolo istituzionale, abbaiando alla luna, urlando nella steppa desolata,
senza mordente, senza personalità, senza orgoglio. Agli uomini ed alle donne
sedenti in un Parlamento trasformato in una succursale arcoriana, il Peccatore
ha infuso regalie, ha promesso eternità, ha sconvolto il diritto di scegliere
coloro che ci rappresentano, ha tritato la Verità, mascherandosi dietro bugie
colossali, proni consensi senza ritegno ed eleganza.
Ed ora Renzi lo incontra nuovamente, incolpevole del fatto
che gli obsoleti dirigenti del Partito che guida da poco, abbiano permesso di
farglielo trovare ancora lì in veste di Capo Assoluto di quella compagine che
indegnamente si fa chiamare Forza It.. (non riesco a pronunciarla tanto è la
nausea).
Mi professo d’accordo, ma timoroso sulla scelta del
Fiorentino.
Deve incontrarlo per tentare di risollevare le sorti
dell’Italia prostrata da tanti anni di delitti e misfatti. Sembra un
controsenso, quasi un ossimoro, ma è la realtà, realtà che ancora appare
completamente sviata ed irregolare. Ma è realtà italiana.
Chi critica questa scelta renziana lo fa esclusivamente per
la certezza che, in caso di accordo, molti giurassici ribaldi di ogni colore e
specie, scompariranno per sempre, tentando come ultima carta la strada elettiva
europea di maggio, che nostranamente consideriamo un ripostiglio ove mettere i
vecchi e perpetui personaggi vergognosi che attanagliano il Paese.
O Grullo!
Incontralo, ma stai attento e diffida enormemente di tal
malefico signore!
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