Anche nell'infinitamente piccolo mondo della nostra città, ieri
è passato il carro del Vincitore su cui, come per incanto, alcuni dei nostri
(per così dire) politici di lungo corso erano già saliti in tempi non lontani.
D'altronde il canovaccio italico di chi si crede investito da
divina scelta è, e sarà per sempre, questo: annusa sempre l'aria ed appena sei
sicuro che qualcosa sta per cambiare, rovescia il piatto che ti ha sfamato (e
bene) per anni ed abbraccia quello che prevedi essere il nuovo, il vincente.
E così il Sindaco, l'Eterno Abbronzato e la Solidale dei
Coiffeurs con semplicità tipica del momento, hanno festeggiato il cambiamento
del partito sul Carro Fiorentino, seguiti a debita distanza da tutti i nostri
concittadini che bramando di trovarvici un posto, essendone l'unica fonte di
reddito a loro conosciuta, lo inseguono recitando preci e
offrendo bisso, affinché gli dei garantiscano loro il posto politico fisso!
D'altronde la nostra città, è stata così ben governata in tutti
questi anni, così seguita a livello regionale che viene davvero voglia di
correre da un qualsiasi sacrista affinché predisponga messe votive "pro
eis" per il mantenimento del loro inamovibile status!
Non sto qui di certo ad elencare i "dubbi"
sull'operato della compagine (a parole) di sinistra che inossidabile ci
sorregge da svariati lustri.
Spero che, viaggiando serenamente sul Carro in direzione Arno,
possano riflettere sui quesiti irrisolti, sui fatti inspiegabili, su come ad
esempio si sia costruito un ospedale in 30 anni a Sarzana, scoprendolo enorme per il bacino di utenza una volta terminato, dopodiché averne progettato un altro
nel capoluogo e nell'attesa dell'inizio dei lavori si stia ingannando il tempo spostando reparti,
rammodernandone gli obsoleti in quello da abbattere, a cifre tanto pazzesche da far insorgere sani dubbi,
oppure capire, ammirando il paesaggio frizzantino toscano, come possano essere sorti enormi debiti vendendo acqua o se vi siano più varietà di suore che consiglieri
in Acam, o sul perché si siano rifatte contemporaneamente le uniche due piazze
cittadine o capire perché l'età degli alberi sia stata taroccata per i progetti
fognari mascherati in rifacimenti architettonici (per via dei fondi europei) e soprattutto vengano illuminati sull'inaspettato svuotamento del centro storico pur avendo avuto la ciclopica idea di erigere a supporto, a
pochi chilometri di distanza, un ipermercato degno di una megalopoli europea!
Buon Viaggio Meditativo... Maremma Maiala!
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