venerdì 22 novembre 2013

Tragedia già scritta


Prima di tutto vicinanza agli amici sardi ricordandone le vittime. 
Ho vissuto a Crotone il nubifragio e mi sono reso conto di come sia immediato e fulmineo il pericolo dell'acqua. Detto questo, ora però lasciatemi sfogare l'incazzatura verso chi piange le vittime e ne è invece responsabile. 

Verso chi ha permesso di asfaltare, di costruire sopra i letti dei fiumi, verso chi si è girato dall'altra parte mentre violentavano la natura per qualche busta riempita di sterco monetario. Ma soprattutto lo sdegno va a quei merdosi in cravatta che ogni tanto si ritrovano per discutere del nulla a quelle sagre internazionali nascoste dietro a nomi falsi ed altisonanti quali ad esempio il summit climatologico mondiale, dove ben sapendo che il tempo oramai si è fatto breve, programmano riduzioni di emissioni di CO2 entro il 2027 o il 2035 perchè i musi gialli, gli yankee, gli indiani e i teutonici e via via tutti gli altri, compresi noi, devono continuare a produrre per ingrassarsi fino, speriamo, a scoppiare. 

Tutto questo lo condisco naturalmente con un sonoro ed ONUente vaffanculo!

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