giovedì 26 settembre 2013

Topastri rossi



Mentre le rispettive figliole dei due briganti nazionali, Stefania Craxi e Barbara Berlusconi, proteggono i loro padri riproponendoli come modelli, controllato che non stessero parlando a dei carcerati o latitanti, comprendendo il loro affetto che obnubila le menti filiali, come fecero tra l'altro anche i parenti naturali di Al Capone, eleviamo preghiere al Signore affinché il Fabbricante di Mòniti che è anche il Presidente della Repubblica, possa essere stato colto dal sonnellino canuto di un novantenne quale oramai è lui, nel momento in cui la figlia del Cinghialone Bettino, nel corso di una rievocazione del Governo Craxi svoltasi a Palazzo Giustiniani (Senato) in sala Zuccari nella giornata di mercoledi 25 settembre 2013,  si è scagliata contro la magistratura di Milano rea di aver eliminato il tanto amato (per lei) padre.
Altrimenti resta incomprensibile il perché lo stesso Presidente non si sia immediatamente alzato, lasciando la sala zeppa tra l'altro di quasi trapassati-gnomi tutt'ora in vita che ricordano tempi di balena bianca, tremebondi e maledettamente simili ai giorni nostri.

In caso contrario dobbiamo pensare allora che l'altra figliola orante davanti ad un simbolo a me caro (sigh!) ovvero lo stemma rossonero (ignobile mescolare il sacro con il profano) abbia per scopo pronunciato parole deliranti tendenti a sdoganare il papy, colui che in questo momento ha deciso, rompendo gli indugi, di scatenare l'inferno ordinando ai suoi servi di preparare le dimissioni da parlamentari nel caso egli stesso sia (giustamente) privato dello scudo senatoriale, cosa che gli potrebbe aprire anche le porte del carcere (Dio non voglia! Non reggerei a sì tanta gioia!).
Mai come ora è necessario ascoltare qualcosa, una voce, un sussurrio, un peto da quell'altra spelonca di briganti che chiamiamo Partito Democratico!
Ma dove cazzo siete? 
Ma non avete paura che Enrico in persona (non Scendi-Letta ma il sempre rimpianto Berlinguer vero ed ultimo leader della sinistra, sigh!) ritorni dentro la vostra putrida sede per sfasciare tutto compreso le vostre inutili ed ignobili facce da culo?
State silenti in questo momento di inaudita gravità, dove un nano delinquente ricatta apertamente la democrazia, il paese ordinando un gesto di estrema gravità che paralizzerà le istituzioni, che ci esporrà a terribili cicloni finanziari, a crolli economici! 
Dove siete luride sagome di quello che un tempo era un partito onesto, corretto e battagliero?

Rimpiango solo una cosa: che il puttaniere invece di chiedere le dimissioni non abbia preso il piffero e portato con sé verso il fiume tutta la sua "rattale" servitù! 
Si sarebbero certamente e di corsa uniti al corteo, quegli squallidi topastri finti rossi che pullulano allegramente dentro questa Roma tracimante nullità e vergogne! 

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