giovedì 13 giugno 2013

Ma allora...


Guardo a La7 il programma inchiesta di Mentana incentrato sulla figura di Luigi Bisignani e comprendo di avere creduto per vent'anni in uno stato che invece non c'era e forse nemmeno ora esiste.

Mi colpisce molto sentir parlare una persona inquietante qual è Bisignani: vent'anni di apparente riservatezza, non una foto, non un'intervista, non un'apparizione in qualche evento mondano.

Amicissimo e fedelissimo del mai compianto Andreotti, muoveva le fila del sotterraneo pullulante di sorci immondi in cui viveva il potere nel nostro paese: P2, servizi segreti deviati e soprattutto i banchieri. 

Gli amici di Bisignani?
Tantissimi a cominciare da "Letta zio" che è un altro inquietante personaggio divenuto arredamento di questo macello democratico. E poi Geronzi con il quale il Bisi ha fatto il bello e cattivo tempo, impaperando Profumo nella fusione delle due banche maggiori italiane.
Ora Geronzi è passato di moda nel cuore di Bisi, non avendo portato rispetto al defunto Gobbo, vate di Luigino. 
Un aspetto nauseante nello studio è la presenza di Ferrara che, insultando anche Mentana, descrive come "normale" la Loggia segreta P2, raccontando con naturalezza fatti che a lui non appaiono come delitti costituzionali. Lui, che pende dalle labbra del Bisi allo stesso modo con cui di-pende da quelle del Tappo Puttaniere di cui è anche confidente e consulente (sai che bellezza!). 

Attonito, a distanza di tanti anni, mi domando il perché di tutto questa spoliazione di regole e diritti e soprattuto constato la mia nullità in questo porcilaio lontano mille anni da essere uno stato democratico.
Sentire personaggi come Bisignani raccontare con tranquillità irriverente la spartizione delle nomine che in legalità dovrebbero essere ad esclusivo appannaggio degli azionisti, mette ansia, paura e stupore.

Nominavano presidenti di banche, di enti, consigliavano questo e quello, sorridevano davanti alla loro onnipotenza.
Tutto deciso, tutto scontato, tutto come un film.

Ed io coglione infinito per anni mi sono recato in cabina elettorale sperando di cambiare ciò che in realtà era già stato deciso!

Spartizione di potere, cancro della democrazia. 

Con leggerezza si rinarrano fatti inauditi per noi coglioni democratici.
Prendo ad esempio il fatto più eclatante: Bisignani è incaricato di trasformare in denaro la maxi tangente Enimont data da Raul Gardini alla politica per cercare di avere la defiscalizzazione della tentata fusione Eni - Montedison: 92 miliardi in titoli azionari.
92 miliardi.
Lui che fa? Va in Vaticano allo Ior (che Dio stramaledica questo ente o banca di merda!) e cambia in valuta l'importo. Si tiene 4 miliardi per lui. Il Vaticano dieci miliardi per l'operazione!
Bisignani successivamente distribuisce ai partiti la restante somma. 
Quello che mi domando, assieme al mio cuore: ma come cazzo fanno a stare ancora lì?
A non essere stati spediti in qualche centro di rieducazione umana?
Rivedo vecchi filmati della cosiddetta era di Manipulite: Pomicino che dichiara al PM (Di Pietro) di aver ricevuto 5 miliardi, con tranquillità, quasi con noncuranza. 

Pomicino è ancora lì e quel cagnolino di Floris ogni tanto lo ospita nel suo Ballarò che personalmente guardo solo per l'intervento di Crozza.
E Pomicino continua imperterrito a parlare, insegnare, addiruttura a far politica!

Bisignani anche ieri sera ha insegnato una cosa importantissima: la favola continua e conseguentemente pure la spartizione. 

In mezzo ci siamo noi, poveri ebeti: impotenti, silenti, proni ad assistere a questo omicidio lento, quasi divertito di una democrazia sorta grazie al sacrificio di molti ma che oramai degenerando, permette stravolgimenti costituzionali alla luce del sole e senza che nessuno si permetta di criticare, cominciando dai giornali vera cuccagna di banche, banchieri e lestofanti legalizzati dalla parola finanza. 

Per ultimo due domande: 

Perché Bisignani ha deciso di uscire allo scoperto? 

Perché nessuno parla più degli scandali Monte dei Paschi di Siena, vicenda Penati e tutta la mega produzione malefica del Puttaniere? 

Già!

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