mercoledì 17 aprile 2013

Il bivio



La grande fortuna è stata che, innalzandolo prima del tempo, forse  lo hanno bruciato. 

Tanti lo acclamano, lo osannano dimenticandosi che per lustri è stato l'ombra del Cinghialone Tunisino, il Ras del Furto meneghino, scomparso anni addietro e che ci ha lasciato in eredità il suo vassallo, il Nano Malefico di Puttaniera Memoria.

Il Topastro a 31.000 euroni di pensione mensile, sarebbe un deleterio e forse fatale scossone per questa democrazia, da tanti anni ammalata per colpa dei soliti noti.

Si profila invece all'orizzonte di questo mare in tempesta, la possibilità che alla fine il Nocchiero dei Due Mondi, il fine Pensatore Rosso, colui che pubblicò per Mondadori un libro letto forse solo dai suoi parenti ma pagato da Mondadori, la casa editrice scippata dal Malefico grazie alla corruzione di un giudice pare 350.000 euro, riesca nell'intento che cova dai tempi segreti del Copasir di insediarsi al Quirinale per sfamare il suo infinito culto della persona, che ricorda sotto certi aspetti quello maoista.

I nomi fatti dal Grillo Imbizzarrito possono mettere con la schiena al muro gli amici del Benzinaio di Bettola ma non possono sconfiggere l'arsura di potere che ha ammaliato ed ammalato il partito che da vent'anni sta prendendo per il culo coloro che ancora credono alla politica. 

Alla fine il bivio è arrivato: si accordino con il Faraone di Arcore e perderanno la faccia, ammesso che ne abbiano ancora una; votino per una persona per bene e saranno dolori per tutti loro, in quanto dovranno smascherare le malefatte e gli accordi con il Malvagio Pervertito di tutto questo ventennio.

Gioie e dolori, rancori e pene... anzi Penati! 


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