Bollettino del Regno d'Italia Anno I giorno 2
Ieri sera alle ore 21,45 Re Giorgio II è stato sapientemente
messo a letto dagli Aiutanti di Camera Angelino A. e Dario F.
Al Sovrano è stata applicata la padella per una notte
serena. Il Sovrano ha partecipato solo in parte alla "Cavialata" di
festeggiamento organizzata dall'Arciduca Berlusconi S.
Nel corso della festa a cui hanno partecipato le più alte
cariche del Regno, sono stati analizzati i punti focali del nuovo corso e più
precisamente:
1) Come riuscire a far pagare più tasse al popolo del Regno
già in precedenza affamato. Per questo problema è stato ascoltata una
prolusione del Marchese Monti il quale ha praticamente spiegato agli astanti la
futura tecnica esecutiva: dopo la presa per i fondelli chiamata
"spread", per rimpolpare i forzieri del Regno si pensa di creare
attraverso i media di proprietà dell'Arciduca "il Puttaniere" un
clima avverso e molto problematico, sempre con tematiche internazionali. Il
Marchese Monti ha tranquillizzato i presenti confidando che il popolo sia come
al solito bue. Re Giorgio II ha cercato di proferire qualche critica in tal
senso ma è stato bloccato da una millefoglie che ha mangiato con soddisfazione.
2) E' stato deciso di affidare al Conte Pierluigi B.
esclusivamente attività organizzative, senza la minima possibilità di decidere
nulla, visto i precedenti.
3) Alle ore 21.00 l'Arciduca Silvio ha proposto di
trasformare la cena in una festa con partecipazione di meravigliose ragazze da
prelevare dal suo personale harem. Re Giorgio si è opposto ma è stato distratto
dall'arrivo della torta bignè.
Alle ore 22.00 è arrivato un telegramma dal Segretario di
Stato Vaticano Tarcisio B. che così salutava i partecipanti: "Emozionato e
giulivo saluto la nascita del nuovo Regno di Re Giorgio II. Stop. Purtroppo la
presenza di "Quello là" mi impedisce partecipare vostra Cavialata.
Stop. I cambiamenti che ci stanno trasformando in poveri cristi, sono
terribili. Non posso nemmeno più pasteggiare a Dom Perignon per paura di essere
inviato in Libia. VI abbraccio tutti per la riuscita del vostro progetto. Sono
con voi! Tarcisio.
Alle ore 22.30 l'Arciduca si è messo al pianoforte ed ha
accompagnato il Visconte Fioroni in canti da osteria, tra caviale e poderose
bottiglie di champagne.
La Duchessa Finocchiaro A. ha appeso un manifesto in cui vi
era la foto di una famiglia di operai calabrese in grave difficoltà a sbarcare
il lunario, che è divenuta in breve lo sfondo goliardico dei presenti che hanno
brindato alla salute dei poveracci, lanciando stelline e coriandoli, sempre
accompagnati al pianoforte dall'Arciduca Silvio.
Alla Duchessa è stato inoltre consentito di poter recarsi a
fare la spesa al Brico Center di Roma, in carrozza scortata da una dozzina di
paggi e maggiordomi. Ella ha ringraziato molto del gesto promettendo fedeltà al
Sovrano.
Alle ore 23.00 il Dignitario di Corte Formigoni ha spiegato
agli astanti come poter organizzare una cena luculliana a base di pesce a
Malaga senza spendere un soldo. E' stato molto apprezzato dal Marchese
Cicchitto e dal Duca D'Alema in partenza con le rispettive corti per località amene.
Verso la mezzanotte all'udire i rumore di botti, si sono
stappate molte bottiglie costosissime e i partecipanti sono corsi nei giardini
per ammirare i fuochi. E' stato spiegato a tutti che non vi erano in programma
festeggiamenti di quel tipo, per fingere sobrietà e che i rumori provenivano
dalla stanza del Sovrano Giorgio II , affetto anche da aerofagia latente.
Alle ore 01.30 è arrivato il Principe Verdini con due TIR di
monete del Regno, che sono state distribuite agli astanti per ricordare il momento.
Pare che siano stati distratti dai fondi per la costruzione di nuove case
popolari.
Alle 02.00 l'Arciduca Silvio ha interrotto il canto di
O'Sole Mio per assicurare ai rappresentanti delle Forze Armate del Regno, che
l'acquisto degli aerei costosissimi e pericolosi in quanto fallati, verrà
portato a termine. Inoltre il Conte Bersani ha anch'egli rassicurato che
l'enorme spesa della TAV continuerà per portare a termine i lavori. Nessuno
degli astanti gli ha creduto.
La serata inaugurale del Regno d'Italia si è chiusa con una
raccolta in denaro tra gli astanti per spedire a Firenze al piccolo Matteo, un
TIR di Lego per i suoi giochi innocenti.
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