Avendo programmato da qualche tempo una breve vacanza, una
coppia italiana con limitate disponibilità economiche, ripiega su un soggiorno
nell’isola greca di Lefkada, dove stante la crisi economica ci sono buone
offerte a basso prezzo.
Raggiunta l’isola la coppia si presenta in una pensioncina e
chiede informazioni su prezzo e sistemazione. Il portiere conferma la tariffa.
Abbordabile; 100 euro a settimana per camera doppia e colazione, poi per quello
che riguarda la sistemazione, lascia ampia libertà di scelta ai clienti in
quanto tutte e sette le camere sono sfitte.
Il prezzo sembra ottimo e il turista mette i 100 euro sul
bancone, arraffa le chiavi delle sette camere e va a fare una perlustrazione.
Con tutta calma dice il portiere, intanto lui si deve assentare per una
commissione, con tutta calma ripete.
Appena gli italiani salgono al piano superiore, arraffa i soldi
e corre dal macellaio dirimpettaio a saldare un debito di 100 euro per
la fornitura di carne. Il macellaio ringrazia, fa salti di gioia e corre
dall’allevatore a pagare il debito di 100 euro per quei vitelloni già
macellati. L’allevatore si sente sollevato di un gran peso perché con quei 100
euro può saldare il debito che aveva con il contadino per la fornitura del
fieno. La qualcosa tranquillizza il contadino che può così saldare il debito
di 100 euro che aveva con la prostituta del paese per le sue prestazioni
professionali, di cui in più di un’occasione aveva usufruito. La quale a sua
volta può regolarizzare le pendenze economiche con il proprietario della
pensione che gli metteva a disposizione la camera per i suoi “incontri”. Nel
frattempo i turisti italiani scendono, consegnano le chiavi dicendo che tutto
sommato si è vero il prezzo è buono ma non hanno trovato la camera di loro
gradimento.
Ringraziano, riprendono il loro biglietto da 100 euro ancora sul
bancone e se ne vanno.
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