Vorrei dire tante cose, ma forse credo esagererei.
L'ha usato.
In maniera squallida.
Il povero Albertini è stato
oggetto di una manovra squallida che aumenta in modo esponenziale il disgusto
che provo a vedere la sua faccia da finto e falso cattolico sui teleschermi. Il
Memores Domini per antonomasia, il capo indiscusso della mafia della Compagnia
delle Opere (distàminchia) il referente del popolo ciellino, che adesso viene
tenuto lontano dal cuore del movimento solo perché è stato colto con la
salsiccia in mano, al secolo Roberto Formigoni, ha accettato il posto fisso in
Senato propostogli dal Puttaniere ed ha immediatamente mandato a farsi fottere
l'ex sindaco di Milano, il quale aveva creduto al grido sirenale del credente
contestualizzato.
Vomitevole, semplicemente vomitevole la giravolta, anzi la
"givavolta" come direbbe il Celeste (distàminchia2) che ancora una
volta delinea lo spessore infimo della sua persona. Se il dio che prega questo
esemplare della casta più ignobile fosse lo stesso che ogni tanto prego
anch'io, ma dubito in quanto credo che il "Mio" sia molto ma molto
giusto e odi coloro che fingono di adularlo, sono pronto ad aderire ad un'altra
filosofia di vita.
Ma so perfettamente che la Verità non dimori nella sua
magione meneghina; quello che questo "signore", nella quiete della finta chiesa domestica ove alberga con tutti i suoi nefasti trofei, dice di
pregare dovrebbe essere al massimo riconducibile ad una succursale di
Scientology, dove la Cazzata è issata a vessillo di fede.
Spero che i suoi adepti ciellini, tra una ricetta gonfiata da farsi rimborsare
e una tangente da recuperare, si adoperino per espellerlo dal movimento, se non
altro per far entrare un po' di aria salubre all'interno del loro habitat.
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