Un luogo ideale per trasmettere i miei pensieri a chi abbia voglia e pazienza di leggerli. Senza altro scopo che il portare alla luce i sentimenti che mi differenziano dai bovini, anche se alcune volte scrivo come loro, grammaticalmente parlando! Grazie!
lunedì 3 dicembre 2012
Arriva il vetusto!
Chissà come si addormenterà di gusto il fido servitore di partito, che da una vita finge di lavorare mentre in realtà serve e contribuisce allo scopo dei suoi padroni, quello di arricchire i pochi eletti che fingono di gestire il partito di sinistra per gli interessi di casta.
Come dormirà tranquillo ben sapendo che la musica non cambierà, perché il vecchio avanza nuovamente, perché alla Rosy gli ridaremo il via libera a ritornare sullo scranno, perché Massimo ricambierà la barca a vela, perché tutto rimarrà immutato, perché al potere questa volta ci andranno davvero visto che in questa situazione anche un clown triste e minorato che sedesse all'opposizione sarebbe portato al potere dopo le vicissitudini del Nano Puttaniere.
A proposito:
come sempre questa gente che stasera ha trionfato lo salverà, come sta facendo da vent'anni a questa parte: mai una legge che avesse imbrigliato i suoi enormi interessi di potere, mai un'opposizione dura e verace che avesse contrastato le porcate arcoriane.
Non ero convinto del Sindaco Bambino Fiorentino, che puzzava tanto di Montezemolo di casiniana memoria.
Ma non mi sono neppure azzardato a votare per chi rappresenta la Troika Rossa Eterna, che da vent'anni finge di parlare ai cuori di sinistra. In questa notte che rasserena il Partito ed i suoi uomini votati al nulla, non mi resta di cercare di sognare Enrico ed il suo meraviglioso discorso:
“I partiti sono soprattutto macchine di potere e di clientela: scarsa o mistificata conoscenza della vita e dei problemi della società e della gente, idee, ideali, programmi pochi o vaghi, sentimenti e passione civile, zero. Gestiscono interessi, i più disparati, i più contraddittori, talvolta anche loschi, comunque senza alcun rapporto con le esigenze e i bisogni umani emergenti, oppure distorcendoli, senza perseguire il bene comune”.
Era il 1981, l'intervistatore Eugenio Scalfari.
Dopo questo discorso Berlinguer fu attaccato in maniera violentissima da un deputato dell'allora PCI ... tal Giorgio Napolitano ... Buona Notte!
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