Gino Castaldo su Repubblica sentenzia che, visto le classifiche mondiali della musica, c’è il sospetto che il rock sia definitivamente scomparso.
Premetto che sono un appassionato di rock, e considero un’emanazione diretta di questo genere sostanzialmente due entità: Rolling Stones e il Boss Bruce.
Ascolto inoltre Pink Floyd, Deep Purple, Led Zeppelin, Zappa, Bowie, Lou Reed, Genesis e non sono patito dei Beatles.
Non sono d’accordo per niente su quello che scrive Castaldo, perché a parer mio il rock non morirà mai. Sarebbe come se si dicesse che la musica di Mozart, Bach o altri grandi compreso Ludwig sia genere obsoleto e quindi destinato al macero.
Ma non è così.
Credo che la musica prima di tutto sia una conduttrice di emozioni. Chi ascolta deve poter rivivere ricordi, scacciare paure, allontanarsi dal dolore, sognare ad occhi aperti.
Fermo restando che alcuni generi sorti da alcuni anni a questa parte appartengono, secondo il mio modesto parere a rumori come ad esempio la tecno che equivale a farsi scoppiare un raudo in tasca, credo che le scelte e le preferenze di ognuno vadano sempre rispettate. Sempre restando nel campo musicale e non in quello di rumore puro.
Non sono uno che conosce note e spartiti, non mi intendo di melodie nè di accordi: so solo inforcare le cuffie ed ascoltare.
Jumping Jack Flash, Honky Tonk Woman, Sympathy for the devil, Born to Run, sono alcuni titoli che ascolterei per sempre senza mai rimanerne annoiato.
Percorro in media 80/90 mila km all’anno per lavoro e se non avessi la potenza di un riff di Richards o la vibrazione della corda vocale di Mick o di Bruce a tenermi sveglio, forse non sarei più qui a scrivere da un pezzo!
Il Rock non morirà mai caro Castaldo, il Rock non si esaurirà né ora né mai. E se anche la mente ed il cuore umano non lanceranno più favole eterne come Backstreet o Badlans o Lady Jane, ci saranno sempre dal passato brani autorigeneranti che testimonieranno per sempre che in fondo....
“ It’s only rock’n roll (but I like it)”
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