Dal Vangelo di Luca
Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto.
Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c'era posto per loro nell'albergo.
Sono tornati, sono ritornati ai giorni nostri ed hanno scelto Grosseto invece che Nazareth. Sono tornati per far partorire il loro figlio, lei giovane egiziana di 23 anni e lui il Giuseppe trentenne dei giorni nostri.
Hanno bussato a tutte le porte, al sindaco ed alla Curia.
Hanno dormito in un albergo della Curia grossetana per un certo periodo ma poi essendo scaduta la convenzione con il comune, perchè la chiesa fa del bene solo dietro pagamenti autorizzati, dopo la fine della convenzione sono stati messi in strada.
Ed hanno vissuto 15 giorni in macchina, mentre saliva l'incenso nei templi, mentre uscivano dalle ugole dei recitanti vestiti di bisso le parole domenicali che parlano di carità, di giustizia di fratellanza, false come sono falsi questi sepolcri imbiancati che ci circondano.
La Sacra Famiglia era tornata, come ritorna ogni anno l'Amore della Crocifissione, per tornare a far nascere il Figlio in una nuova mangiatoia.
Ma il figlio della coppia è morto, per distacco della placenta.
Mentre i rosari incessanti riempivano le navate dei luoghi dove si adora il vitello d'oro, il Figlio egiziano nuovo Cristo moriva prima di nascere, quale simbolo della morte che pervade le strutture ecclesiali dedite unicamente alla ricerca di profitto, del lucro, della sfacciata esibizione del lusso, del mestiere vero di questi manigoldi che fanno politica dimenticandosi quello che a parole, solo a parole professano.
Non mi sento giudice o migliore, ma da oggi non entrerò più in questi luoghi di perdizione fino a quando non sentirò qualcuno di loro urlare la nausea, la vergogna, la voglia di Resurrezione che deve essere il marchio di fabbrica di quello che chiamiamo chiesa.
I silenzi sulle malefatte del nano malato, i loschi e turpi affari che avvolgono la curia romana (vedi Bisignani) la ricerca spasmodica dell'utile quasi fossero un industria, mi staccano completamente da questa realtà.
Da oggi ascolterò solo chi parlerà di uguaglianza.
E sono fiero di non aver dato nulla dalla mia dichiarazione a questi contabili mascherati da uomini di fede.
Prego per quel bimbo mai nato, vergogna per tutti noi, urla nel deserto di Colui che già duemila anni fa aveva trovato chiuse tutte le porte umane.
E chiedo perdono.
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