Il giorno di Pasqua, nei tempi antichi, per rappresentare la gioia della Risurrezione ci si abbandonava in scherzi e lazzi di ogni genere.
Adesso invece la Chiesa è sempre più triste e lugubre, sapendo forse di peccare nel tacere il commento alle malefatte sessuali del Premier che dispensa soldi e facilitazioni ai porporati che sono tutto meno che cristiani.
Noi vogliamo gioire e ridere per trasmettere la Felicità di questo Giorno che parla di Vita, di vittoria del Bene sul male, di rivalsa, rivincita, di Luce, di Amore.
E reintroduciamo il Risus Paschalis con una scenetta che può essere capitata o no, la vigilia di Pasqua:
Molo Mirabello : dopo cena con amici arrivati da Milano, ecco l'Idea: "vi facciamo vedere il nuovo molo Mirabello !"
Andiamo! Arrivati si parcheggia e s'inizia la camminata, lenta con discorsi sull'essere e sul vacuo. Si vedono le imbarcazioni dove, come in uno zoo, vivono i "ricchi" specie umana diversa da quella che normalmente vive su questo pianeta.
I ricchi sembrano animali in gabbia dentro il loro dorato ambiente e godono nel farsi ammirare dalla razza inferiore che ammirata passa sotto queste immense ammissioni d'idiozia che altro sembrano non essere le loro barchette!
Ma questo è un altro discorso...
Continua la passeggiata, la sigaretta accesa conferma il relax post cena luculliana.. quando improvvisamente arriva dalle viscere il segnale, il detestato e temuto segnale che è in arrivo una fantasmagorica ed eccelsa .... cagata!
Odo quasi con mano il conto alla rovescia che il tenue ed il pancreas hanno iniziato a scandire dentro di me ! Loro sanno che intorno non vi è nulla, il bar è tanto lontano da apparire una luce tenue all'orizzonte! Le parole iniziano a ripetersi, il senso logico del discorso è un ricordo!
Vedo il mare, le barche, il molo e nulla che mi ricordi un bagno, una siepe un qualcosa!
Come quando il razzo che sta per partire comincia a lanciare nell'aria il fumo della prossima esplosione di potenza che lo alzerà dal suolo, così il sudore sulla fronte dice agli astanti che il tempo si è fatto breve, molto breve!
Il sedere inizia le contrazioni simil parto per retrocedere indietro quello che sembra di proporzioni colossali!
Chi mi sta intorno ancora non ha capito la mia disperazione! Il dialogo è tramutato in monologo di chi mi sta di fronte! La mia partecipazione è limitata a dei "si" o a dei tentativi di sorriso o di leggera sorpresa che tentano di rassicurare l'oratore sul fatto che lo stia ascoltando. Ma inevitabilmente tendono ad andare fuori tempo e perciò frasi del tipo "abbiamo preso l'autostrada alle 10" vengono da me commentate con dei "noooo!" che non c'entrano assolutamente nulla!
E la goccia che cade dalla fronte ad un attento osservatore potrebbe rivelare cosa invece io, in quell'attimo sogni: enormi gabinetti puliti, distese di carta igienica infinite, sciacquoni galattici che versano tonnellate di acqua pulente e il cui rumore per me equivale alla cascata d'acqua che ode colui che si è perso nel deserto africano!
Ma non è così!
Tu pensi ad altro per sviare, svilire il segnale sempre più forte che il Tenue ti lancia oramai non più ad intemittenza! Cerchi sempre un posto, giochi con la materia desiderosa di uscire a modo di yo yo e lo sfintere che la rilancia indietro ti fa fare dei piccoli passi di danza che ricordano la migliore Fracci dei tempi d'oro.
Attendi segnali di ritorno alla macchina come un cosacco la vodka giornaliera. Ed alla tenue richiesta di rientro a casa ti lanci in un "siiiii!" euforico simile a chi centra un sei da miliardi e che giustifica il sospetto degli astanti che in fondo le due bottiglie di bianco fresco sgolate poco prima abbiano irrorato quasi esclusivamente un unico gozzo, il tuo!
Il passo conferma il sospetto perchè l'ano non permette più di allungare le gambe per un giusto e naturale passo; no la concessione sono dei passettini tipici di un post ictus che ti fanno andare in modo curioso ed ondivago verso la meta che più che passa il tempo e più assume le caratteristiche di un luogo da evitare, forte del fatto che sei più che certo che per salire in macchina occorrerà curvarsi e l'attuale pressione viscerale è tale che matematicamente il cagarsi addosso sarà l'esito finale con quello che ne deriva... odore, merda sul sedile della macchina milanese nuova e fiammante...
Quindi tu Carla Fracci de noiatri stai passeggiando sul molo Mirabello, sei certo che stai per perdere la dignità anche di fronte ad una bambina figlia degli amici, ti dirigi verso la macchina che è l'unico posto al mondo dove non dovresti andare!
Il silenzio che ti avvolge fa sorgere il dubbio a qualcuno che tu ti senta male: ma il sorriso con cui lo guardi vorrebbe smontare questa tesi! Ma è un sorriso di richiesta di aiuto! Oh come si vorrebbe in questi momenti urlare Aiutoooo mi sto per cagare addosso!!!! Oh come sarebbe bello mollare gli ormeggi e defecare davanti ad un sontuoso yacht!!
Ma resistere per ora è la parola d'ordine!
Il bar si ingrandisce per colpa della ravvicinata distanza.. e sorgono spasmodiche le tremende sensazioni: e se è occupato? Cosa ordino prima della cagata per non irritare il barista? Qualcosa di costoso? Non mi sento di bere nulla! Come entro ? Con gli occhi imploranti o ridendo beatamente? E se mi dice è guasto che faccio? Lo mando a fare in culo? E il tempo che serve per non dargli l'idea che stai facendo una sana minzione invece che una terribile evacuazione che gli rovinerà per sempre il suo servizio igienico qual è? 1 minuto, di meno? E conscio del fatto che appena entrato e svuotato il tenue dovrai premere il tasto dello sciacquone prima della pulizia del tuo sedere per evitare miasmi folli dentro il locale, quanto ci metterà a ricaricarsi lo stesso in modo che da poter rieffettuare il lancio dell'acqua per poter far sparire la carta ammesso che ci sia? E quanto tempo hai per sparire dalla sua vista se per caso non c'è la carta e di conseguenza dovrai fare un bidet alla merda nel suo lavandino?
Questi i terribili quesiti che venivano urlati dentro di me! E quasi come il condannato che vede il fumo dello sparo che sta per terminare la sua vita, mi lancio nella pietosa affermazione: " ah il bar! Quasi quasi vado in bagno! "
Falso come il Nano puttaniere che giura di non aver mai rubato, sai di aver appena pronunciato la Frase più Falsa del Globo.. quel quasi quasi indica che ci potresti anche non andare in bagno! Giuda!
Ma i bambini si sa, sono l'Attenzione fatta persona! " Ma i bagni sono anche laggiù! Li ho visti prima!"
Dove, dove, dove???? La richiesta di aiuto è enorme, sembra essere un My day di nautica memoria! Dove è questo paradiso!?? Ricordatelo bella bimba, non essere possibilista, cerca, ricorda trova !!! Le prime ed impercettibili fuoriuscite certificano che il countdown è massimo a "meno cinque"!!!
Mi ci porti? Si vieni con me!
E la tua cervice tutta attenta a stringere i pugni ed i muscoli dello sfintere, si sforza di non trasmettere agli altri la tua odissea! " Sai camminare come Charlot?" questa è la domanda che la tue corde vocali hanno emesso per cercare di arrivare senza correre al bagno!
No, non lo so come si fa?
Così!
E con i piedi aperti che credi siano di aiuto al tuo calvario, cercando di far ridere la piccola, vai con lei verso l'oasi della salvezza... ma il tempo passa e il ricordo in lei del luogo dei luoghi ancora non si materializza!
Eccolo è là!
Quale gioia, radio Londra che nel '45 comunicava la fine della seconda guerra mondiale, non avrà scatenato tanto entusiasmo come in me tale annuncio!
E le mie pupille vedono quello che fino a poco prima era chimera!
Un bellissimo bagno, per ricchi incontinenti, in un luogo abitato da chi pensavo non dovesse subire la periodica emissione di scarichi, irriverente per il proprio status.
Entro dentro ormai quasi sfiduciato, ne trovo due enormi, puliti, con carta a sfare, so di avere i millisecondi contati e so che anche lo sbottonamento della patta sarà impresa ardua più di quella di Lino Lacedelli primo scalatore del K2!
Entro e come se fosse partito l'avanzamento veloce, come le comiche del maestro Chaplin alzo la tavola sbottono i pantaloni in punta di piedi e poi....... din don, din don, din, don
Buon Risus Paschalis a tutti!!!!